“Senza luce non esisto”. La frase latina, che si leggeva su molte meridiane, potrebbe traquillamente fungere da motto per Enzo Catellani, creatore della Catellani & Smith, azienda che da più di vent’anni illumina con le sue “opere d’arte” affascinanti abitazioni, uffici, negozi in tutto il mondo. Parmigiano di Zibello, bergamasco d’adozione, Enzo Catellani a metà degli anni 80 decide di dare vita a una piccola produzione di lampade da esporre nel suo negozio, destinate a fare bella mostra nei più eleganti negozi di tutto il mondo dopo essere state notate, nel 1989, da Renate e Peter Meese, due distributori di Dusseldorf rimasti affascinati da quegli straordinari oggetti capaci di “illuminare” un ambiente anche da spenti. Affascinati al punto da presentarle al pubblico per la prima volta alla Fiera Ambiente a Francoforte dove subito i lavori di Enzo Catellani riscuotono un grandissimo successo. È così che Enzo Catellani, lo stesso anno, decide di aprire la Catellani&Smith, azienda di lampade e lampadari entrata nella storia – è davvero il caso di dirlo- alla velocità della luce…
L’Albero, il Turciù: con gli oggetti senza tempo nascono le sculture luminose
A fare da trampolino di lancio del marchio è, nel 1989, la creazione di diverse lampade caratterizzata dall’uso del flex. Creazioni come l’Albero della luce e il Turciù che mettono subito in chiaro lo stile e le qualità dell’azienda che riceve entusiastici consensi.
La collezione Luci d’oro porta il sole in casa
Nel 1995 Catellani sforna la sua seconda serie di lampade, questa volta dando meno importanza all’oggetto e più alla luce e a come viene riflessa. Ispirandosi ai raggi del sole e ai colori intensi che può emettere un camino che arde, ecco nascere la collezione Luci d’oro in cui l’intensità e lo stile della luce sono influenzate dall’ambiente che ci circonda. Le lampade Luna, Gemma e O’ sole mio vengono presentate a New York, in Tribeca, il quartiere situato nella parte sud del distretto di Manhattan, con una grande mostra, prima di portare la luce in luoghi importanti come la chiesa di Santa Maria Assunta, nel Bresciano, i magazzini del sale di Cervia , per poi illuminare addirittura l’anniversario della Marina di Amsterdam, dove per i festeggiamenti viene installata una lampada dal diametro di 2,5 metri.
Stchu Moon, la lampada che illumina senza dare la luce
Appena due anni dopo, Catellani&Smith decide di produrre una nuova collezione, Stchu moon, decidendo di separare la fonte luminosa dell’oggetto sul quale rifletterà: in questo modo l’oggetto illuminante diventa un vero e proprio oggetto di mobilio indipendente e, cosa ancora più importante, ognuna di queste lampade viene fatta a mano in maniera che ogni pezzo sia unico e irripetibile, con superfici irregolari che riflettono la luce in maniera particolare creando giochi di riflessi davvero singolari.
Lucenera rimette “sotto i riflettori” l’oggetto da illuminare
Nel 2000 tocca a Lucenera, nuova serie di lampade che “rimette sotto il riflettori” l’oggetto da illuminare, con un fascio di luce pura che va ad accentuare le caratteristiche di quest’ultimo.
Fil de Fer, Luce che Dipinge: nuova luce a vecchi prototipi
Siamo nel 2002, anno in cui Catallani & Smith, riprendendo alcuni prototipi messi a punto durante 13 anni di attività, realizza lampade come Fil de Fer, Luna nel Pozzo e Luce che Dipinge lanciate sul mercato con un enorme successo.
La luce assume nuovi colori con l’uso della vetroresina
Passano altri due anni ed ecco che la fantasia creativa di Enzo Catellani dà vita a una nuova serie di lampade, battezzata PostKrisi, che si propongono un ambiziosissimo traguardo: rivoluzionare la luce, non più usando le classiche tonalità, ma colorandola con modelli di lampade in vetroresina. La luce riflettendosi interagisce con i colori e con le loro forme più strane creando un gioco di trasparenze e contrasti davvero unico. Anche nella vita di un uomo capace di creare la luce possono esserci dei momenti bui. Quando questo momento arriva anche per lui, Enzo Catellani decide d’intraprendere un viaggio in India cercando risposte a interrogativi personali, insieme alle quali trova anche l’ispirazione per la sua nuova collezione luminosa: Atman, che letteralmente significa essenza. E infatti è un ritorno alle origini, all’essenza e alla semplicità che caratterizzerasnno le nuove produzioni della Catellani.
La magia del Led fa apparire la Eco-Logic Light
Nuove produzioni alle quali si abbinano nuove tecnologie. A cominciare da quella Led che la C&S, come viene familiarmente abbreviatoil nome dell’azienda, utilizza per l’ennesima rivoluzione capace di abbinare, con la lampada Eco Logic Ligh la bellezza di lampade di diverse forme e dimensioni alla capacità di fare luce su un tema importantissimo come quello della tutela dell’ambiente.
Testo realizzato da Baskerville srl per casavuoisapere.it
Perché il nome Catellani & Smith? Enzo Catellani è il fondatore, ma Smith chi è? Il socio?
Smith, se non sbaglio, era il nome del cavallo del signor Catellani…